La notte del 18 aprile 2015 nel Mar Mediterraneo è avvenuta una delle più grandi tragedie marittime del terzo millennio. Un’imbarcazione eritrea, che si trovava nel Canale di Sicilia, si è ribaltata e è naufragata.
A bordo erano presenti l’equipaggio e molti migranti. I dati accertati sono 58 morti e 28 sopravvissuti ma gli scomparsi sono tra i 700 e i 900.
In memoria di tutte le persone morte o scomparse, il poeta Erri De Luca ha scritto la preghiera laica Mare Nostro, giocando sull’assonanza con il titolo della preghiera cristiana Padre Nostro. Ascoltiamo insieme la preghiera laica di Erri de Luca e poi leggiamola.
In piccoli gruppi rispondete a queste domande:
- Perché pensi che il mare non sia nei cieli?
- Perché pensi che il sale e il fondale vadano benedetti?
- Cosa credi che peschino i pescatori durante la notte?
- Pensi che ci sia una relazione tra il colore del mare e la presenza di persone annegate?
- Secondo te, perché ci sono riferimenti all’autunno come la vendemmia e le foglie che cadono?
- Prima di leggere questa poesia, credevi che fossero accadue tragedie simili nel Mar Mediterraneo?
- Prima di leggere questa poesia, cosa pensavi succedesse nel Mar Mediterraneo, in Sicilia, a Lampedusa?
- Prima di leggere questa poesia, cosa non sapevi dei viaggi in mare degli immigrati?
Ora, con il vostro gruppo traducete in inglese una strofa della poesia. Discutete le vostre scelte lessicali e se volete fare una traduzione letterale o cercare di preservare la musicalità della lingua.

